Il silenzio non cambia il mondo.
Allora perché tacere? Per un quieto vivere che va tanto di moda nell’Italia di oggi? Quel quieto vivere che ha portato molti a rimanere senza un lavoro o a dover abbassare, e molto, il proprio tenore di vita? Quel quieto vivere che sta scavalcando ogni minima forma di rispetto? No, grazie, è ora di parlare.
Ma parlare di cosa? Sono tante le cose di cui si potrebbe, e dovrebbe, parlare, ma oggi vorrei parlare di Enrico Rossi, assessore alla Sanità della Regione toscana e attuale candidato alla Presidenza della Regione stessa tra le fila del Partito Democratico (NdA. attualmente eletto Presidente della Regione toscana).
Rossi è ideatore e fautore di quello strano essere denominato ESTAV (Ente per i Servizi Tecnico-amministrativi di Area Vasta). Questa specie di mostro (ESTAV intendo), per quanto concerne la sanità pubblica regionale, ha suddiviso la toscana in tre grandi fette e tutti i servizi tecnici e, al momento alcuni dei servizi amministrativi, che sono di supporto alla sanità, sono stati accentrati… in teoria.
Al di là della effettiva efficacia di un accentramento di questo genere, che potrebbe essere fonte di discussione, come tra l’altro mi pare stia accadendo a livello politico, i tre ESTAV toscani (Centro, Nord-Ovest e Sud-Est) assomigliano più alle tre teste di Cerbero, pronte a sbranare chiunque gli si avvicini. ESTAV è un mastodonte arcigno e difficile da comprendere. Ma noi comuni mortali non siamo in grado di capire gli alti disegni dei nostri governanti, e quindi non è questo l’argomento del mio scritto.
Certo che occorrerebbe perlomeno vedere se, ai cittadini toscani, questa trasformazione mitologica porti degli effettivi vantaggi dal punto di vista della qualità e della efficienza del servizio sanitario, che, grazie a Dio (perché solo Dio possiamo ringraziare), per il momento, è ancora cosa pubblica e non cosa… nostra.
Comunque sia l’argomento è… il rispetto! Rispetto per l’uomo. Rispetto per il lavoratore. Rispetto per quello che è l’operaio del terzo millennio; quell’impiegato che usa il cervello al posto delle braccia, ma che, come accadeva due secoli fa, sembra essere considerato carne da macello, carne sacrificabile al novello Cerbero.
Il rispetto in questo caso per gli impiegati (tecnici e amministrativi) delle Unità Sanitarie Locali toscane (da qualche anno si chiamano Aziende, il che dovrebbe far riflettere i cittadini italiani) che sono stati “trasferiti” in modo coatto (cioè di forza, senza il loro consenso) in pancia al mostro ESTAV. E, pochi giorni dopo, sono stati “riallocati”, tramite delibera del mostro (sempre ESTAV intendo), di nuovo alle loro Aziende USL di provenienza. Insomma un bel ping-pong con delle persone usate quali palline. Un nuovo gioco? Forse no, perché una situazione del genere si definisce una “simulazione”, dove cioè un contratto o un accordo tra due soggetti, in realtà non produce alcun cambiamento. Ma allora perché lo si fa? No, no, non è questo il punto.
Il punto è che il tutto si è fatto (ecco, forse, quale è il significato di politica del fare che esce sempre dalla bocca del nostro capo di governo) senza un minimo di chiarezza, anzi senza neppure pronunciare una parola, da parte dei sindacati (di ogni ordine e tipo), dei dirigenti aziendali e della regione toscana stessa, a chi, essere umano e non pallina, è stato sballottato come un sacco di fieno.
Unica frase ricorrente, a quei pochi che ponevano domande, è sempre stata: “Non cambierà nulla!”. Ma se non cambierà nulla allora perché lo si fa?
E poi non cambierà nulla… mah al momento è cambiato “solo” il fatto che la sede di lavoro è in un’altra città, che i Direttori sono altri, che ti hanno strappato con arroganza dalla tua azienda e inglobato in un’altra. E senza una garanzia per il futuro, senza una parola per far comprendere il perché, forse perché un vero perché non c’è?!?
Complimenti! Proprio tanti complimenti!
Quello che mi chiedo, con la tristezza nel cuore, è: dov’è la differenza, politica, nel rispetto dei lavoratori? Questa è la cosa peggiore. Questa la cosa che più brucia.
Sono cresciuto in una famiglia che mi ha insegnato che gli uomini sono tutti uguali, e che è giusto vivere nel rispetto degli altri, anche quando gli altri la pensano in modo differente o hanno un diverso colore della pelle o credono in un altro Dio. Mi è stato insegnato che l’uomo è importante in quanto uomo e non in base allo spessore del suo portafoglio o al suo potere.
Oggi, purtroppo, non sono più in grado di dire se questo significa essere comunista o più semplicemente di sinistra o niente di tutto questo, so solo che credevo fosse un modo di vedere la vita, fosse un’ideologia condivisa, in politica, da chi “dice” di schierarsi da un lato della scacchiera e non dall’altro. Lo credevo. Ora non più! Ora mi immagino solamente un mondo dove l’unico motivo per cui si producono tante belle frasi, che vengono poi fatte stampare a caratteri cubitali sui manifesti delle città, è che interessa solo creare nuovo potere e gestire questo potere. E questo mi spaventa… molto!
Mi spaventa il fatto che Cerbero, il cane a tre teste è la rappresentazione della distruzione del passato, del presente e del futuro.
Non possiamo permetterci di far distruggere il futuro, il nostro e quello dei nostri figli.
Ecco perché vorrei parlare, magari anche gridare, anche a rischio di farmi del male, ma… il silenzio non cambia il mondo e questo mondo va cambiato.
Giovanni Beani
[Pubblicato, in parte, sul quotidiano Il Tirreno del 26 marzo 2010]
Condivido le sue parole, purtroppo ormai desuete in una società dove ha ragione chi urla più forte e si utilizza la privatizzazione selvaggia non per rendere servizi migliori ma per nascondere e arricchire chi di dovere… i raffinati direbbero per seguire le teorie Keynes 🙂
Una delle sue frasi che mi preoccupa personalmente, visti i tanti precedenti (e.g. Eutelia…)
“per il momento, è ancora cosa pubblica e non cosa… nostra”….
L’idea che gli ESTAV potrebbero essere privatizzati non mi sembra poi tanto remota….
Si incassa per la vendita, si risana, si offrono gli stessi servizi al doppio di prezzo, …. tutte cose già viste ahimè….
Un caro saluto,
marco
Dice che sul bilancio ci siano notevoli risparmi …..
Ma si sa che esistono le piccole bugie , le grandi bugie e le statistiche.
I bilanci non vengono nominati in quanto di qualche ordine di grandezza superiori.
Come non essere d’accordo con quanto detto? Impossibile, specialmente per chi certe vicende le ha vissute e le vive insieme allo stesso blogger. Da perte mia vorrei solo aggiungere che se è vero (come è purtroppo vero) che se l’alternativa viene posta fra una passiva obbedienza e la ricerca di un altro lavoro….. è inutile discutere. E tanto varrebbe evitare giri di parole e ipocriti fervorini di circostanza. Sarebbe più onesto, da parte della Regione e dei suoi tirapiedi, emanare semplicemente degli “ordini” e basta. Senza pretendere entusiastiche adesioni e battimani a quelli che sono e restano dei diktat. Dove non vale la forza della ragione ma la ragione della forza! Viva la democrazia.
Il silenzio di tutte quelle persone che hanno paura… ma di cosa? Di essere licenziati, spostati, invasi dal mobbing? L’italiano medio ama brontolare nei circoli, nei bar, sui blog… ma quando viene richiesta la faccia, la firma, un progetto naturale di libertà, ecco che tutti ritirano la propria testolina nel guscio tranquillo purché subdolo della paura.
Personalmente ho pagato, sempre, con moneta sonante, le mie scelte di libertà, ma oltre a non dover dir grazie a nessuno, ho la fortuna (rara) di poter dire e fare quello che penso.
Riguardo alla sanità o comuqnue al lavoro pubblico ne avrei tante da dire…
Conosco persone che prendono lo stpipendio dal Comune di Viareggio ma non svolgono il loro lavoro… Che fare? Uniamoci… gridiamo… senza paura.
Rebecca
Estav : poca chiarezza o nitide volontà ?
Alcune semplici domande per il nostro Assessore al diritto alla Salute Dr. ROSSI Enrico, alle quali, speriamo, si degni di rispondere :
1)Il Sole 24 Ore in data 11 Dicembre 2006 annunciava una patnership pubblico privata tra l’ Estav e Alleanza e salute “uno dei principali attori della distribuzione farmaceutica sul territorio nazionale , membro del gruppo Alliance Boots, leader europeo nel settore”. L’ Assessore interveniva asserendo “Avevo indicato questa strada fin dal 2000. Ora è indispensabile superare le troppe resistenze di carattere organizzativo e sindacale registrate in questi anni”.
In data 2 Agosto 2006 The Retailer in un articolo pubblicato da Alberico Tremigliozzi “L’alleanza farmaceutica fra AllianceUnichem e Boots” reperibile in rete ove concludeva “…..E in Italia? per capire i legami a doppio filo facciamo un passo indietro. Qualche anno fa Alliance Unichem naque a seguito di un ulteriore fusione. In questa fusione era coinvolta Alliance Santè, ulteriore merger in cui era confluita l’Italiana Alleanza e Salute.Quest’ultima oggi opera sotto il nome di Alleanza e Salute Italia ed è uno dei maggiori distributori di prodotti farmaceutici sul territorio nazionale. Bene, ora chi troviamo nel board di Alliance Boots?? Stefano Pessina il principale azionista di Alleanza e salute e Roberta Barra, suo storico braccio destro. Ora, con il decreto Bersani in atto, quale sarà il primo dei paesi europei in cui Boots si concentrerà???.
L’ 8 Febbraio 2007 sempre The Retailer pubblicava un altro articolo di Alberico
Tremigliozzi “Alliance Boots si allunga in Cina. Joint venture con Guangzhou Pharmaceuticalis Corporation”
In data 16 Marzo 2007 The Retailer titolava ” Stefano Pessina insieme a KKR prova a comprarsi Alliance-Boots: ormai i fondi private equity la fanno da padrone. E uno dei più attivi è KKR che non contento di essere coinvolto nel Sainsubury’s affaire, si è messo a “coprire le spalle” di Stefano Pessina per un’offerta da 9,7 miliardi di sterline su Alliance Boots” continuando “Retail Week, infatti, ha trovato un “insider” che si è lasciato andare ad alcune dichiarazioni molto particolareggiate sulle intenzioni dell’uomo d’affari Italiano. Egli sarebbe “frustrato” dalla lentezza con cui l’azienda sta realizzando l’integrazione delle due anime (Alliance e Boots)e vorrebbe accellerarla per portarsi a casa 100 milioni di sterline di risparmi. Inoltre anche sul piano “industriale” parrebbe avere una visione molto chiara su dove portare l’azienda (accellerazione sul mercato all’ingrosso, legami con il mondo retail tout-court e ampliamento della parte farmaceutica del business).
Che dire. E’ una mossa un po anomala per un uomo abituato a giocare (sempre in ruoli chiave) nelle retrovie.
Sicuramente, però, se c’è uno che può riuscirci questo è lui. La sponda finanziaria di KKR, invece, dimostra sempre di più che il private equity è forse il nuovo (aggressivo)e unico modo con cui si realizzano fusioni e acquisizioni nel nuovo millennio.Una volta c’erano le stanze ovattate delle banche d’affari….”.
In un articolo del Tirreno di Viareggio del 1 Aprile 2007 si annunciavano i frutti della patnership “980.000 euro di affitto l’anno per l’affitto del magazzino di proprietà dell’ Alleanza e Salute”.
In data 26 aprile 2007 un articolo sul Sole 24 Ore firmato Marco Niada annunciava ” Alliance-Boots, Stefano Pessina e KKR vincono la battaglia per il controllo: Lo scontro titanico per il controllo di Alliance-Boots, la maggiore catena di grande distribuzione farmaceutica europea si è concluso poche ore fa con la vittoria del consorzio composto dal colosso americano di private equity KKR e da Stefano Pessina, l’imprenditore Italiano che di Alliance Boots è vice presidente esecutivo e detiene una quota capitale del 15%. Grazie a un raid ieri notte di JP Morgan Cazenove,broker di KKR, che ha comprato fuori borsa il 10% delle azioni della società, e a successivi acquisti in mattinata, KKR e Stefano Pessina hanno quasi raggiunto la soglia del 30% oltre la quale scatta l’Opa obbligatoria….” conclude “La mega operazione ha fatto parlare molto nella city, specie tra coloro che temono un potere eccessivo da parte dei fondi private equity”.
Con una serie di delibere assunte dalla direzione generale dell’Estav Centro le nr. 13, 36, 38, 78, veniva nominato con l’incarico di direttore operativo il sig. TUCCI Massimo, in ragione di quanto stabilito dalla legge nr.229 del 19/06/99 art. 15 octies. Il TUCCI ha maturato la sua esperienza in uno dei tanti magazzini dell’Alleanza e Salute Italia precisamente quello di via della Bozza,59, frazione Nodica Vecchiano (Pisa).
Nell’esposto presentato da trentasei lavoratori di quelli che operavano all’interno del Mav Estav centro, al punto K si parla di una visita avvenuta in data 05/04/08 di un certo sig. Ettore Rossi appartenente anch’esso alla Alliance Healthcare Italia filiale di Lavagna (GE) Via Moggia 75/A (direttore alla logistica) ospite, in quella circostanza, del sig. TUCCI Massimo.
Sempre nel solito esposto si parla al punto I di una mail inviata dal direttore alla logistica MARINAI Claudio nella quale è indicata una procedura volta ad effettuare ordini al grossista Alleanza e Salute.
In virtù del disegno di legge presentato dal Ministro TREMONTI riguardo la liberalizzazione dei servizi pubblici per l’affidamento della loro gestione a s.p.a. private individuate mediante gare pubbliche o a società a partecipazione mista pubblica e privata, in cui il socio privato detenga una quota non inferiore al 30%, Lei, Assessore, ritiene possibile un interessamento da parte di società specializzate in private equity, come KKR, per ESTAV ? Dato che ESTAV è un ente pubblico territoriale e, com’è noto, potrebbe essere quotato, non ritene quet’ultima una soluzione possibile ai tagli per la Sanità previsti nella prossima finanziaria ? Considerando quanto sopra ritiene erroneo pensare che la prossima gara per l’assegnazione del service del magazzino potrebbe essere vinta da una associata della Alliance?
2)Estav ed Evolve: Come mai il consorzio Evolve pur essendo di diritto il gestore del service per il magazzino centralizzato, pur avendo acquistato tutti gli automatismi necessari al funzionamento a pieno regime del Mav, i camion e i furgoni, i magazzini stessi predisponendoli allo scopo, è stato allontanato ? Quali sono i vantaggi: nove mesi di esternalizzazione assegnata a nove diverse aziende tra ditte e cooperative di cui due subentrate a seguito di gare d’appalto (Coop Rifredi/Supporti Logistici)e com’è possibile che si siano tenute altre gare pur esistendo già un contratto con il consorzio Evolve ? La totale inerzia di tutti gli automatismi indispensabili per l’ottimizzazione di tempi e costi e che ancora oggi costringe gli addetti ad effettuare tutte le prese manualmente con un elevato tasso di errori di picking ? Nove mesi di lavoro attuato manualmente al servizio di solo alcune delle tante strutture appartenenti al bacino dell’ Estav centro ?
3) Chi ha giudicato necessario l’allontanamento del consorzio Evolve non avrebbe dovuto, data la sua capacità di giudizio, quest’ultimo espresso tra l’altro in assenza di una prova pratica (perchè Evolve non ha mai iniziato a fare il suo lavoro),organizzare in prima persona un’alternativa soddisfacente anzichè deliberare la nomina di una costosa consulenza assegnata al già citato sig. TUCCI Massimo ? Quante sono le consulenze pagate da Estav ? Il direttore alla logistica MARINAI Claudio di preciso che cosa fa, perchè non ci pensa lui a far funzionare il magazzino al posto dell’ Evolve invece del sig. TUCCI Massimo ? La D.ssa NALDI Elisa è una dipendente Estav o è un’altra consulente?
La carica di direttore alla logistica non dovrebbe essere ricoperta da un ingegnere anzichè da un farmacista qual’è il MARINAI Claudio ? Come mai non sono resi pubblici i curricula dei dirigenti Estav ?
4)La legge nr. 229 del 19/06/1999 art. 15 octies non individua cariche dirigenziali ma semplici consulenze per le quali è sufficiente il diploma di scuola media superiore. Il 15 speties della stessa legge individua quale requisito fondamentale per la dirigenza il possesso di un diploma di laurea : come mai il sig. TUCCI Massimo pur essendo sprovvisto di una laurea è stato inquadrato nell’organigramma (delibera nr.78)in qualità di direttore?
5)Come mai sono stati allontanati alcuni dei lavoratori che avevano presentato un esposto alla Procura della Repubblica? Qual’era il contenuto delle mail che le sono state inviate, erano offensive? Cosa ha risposto,se ha risposto? Una lavoratrice è stata allontanata perchè non si è dissociata come altri suoi colleghi dall’esposto che aveva firmato e cautelativamente è stata sospesa in quanto decadeva il rapporto di fiducia? E’ vero che alcuni operai sono stati convinti sotto pressioni a firmare le dichiarazioni di dissociazione (pare ci sia una prova)? Considerando che già il marito di quella persona (primo firmatario dell’esposto) ha perso il lavoro, grazie a chi sarà stabilito nelle dovute sedi, come deve essere descritto il comportamento della Regione Toscana che abbandona nella disoccupazione un’intera famiglia?
6) Come mai la Co.traf che non doveva lavorare più per Estav dal mese di Ottobre ’07 (secondo quanto asserito da Qualcuno) si è vista risconoscere il diritto per la consegna delle urgenze? E’ vero che qualcuno aveva scommesso sugli esiti della gara d’appalto per il trasporto favorevoli alla medesima ditta con una mail inviata al suo indirizzo di posta elettronica -Co.traf-? Avrà mica vinto la scommessa?
7)Corrisponde a verità il fatto che gli Estav hanno dato incentivi superiori a quelli stabiliti dai quadri regionali agli ASL comandati? Pur comprendendone lo spirito positivo, sarebbero stati concessi autonomamente ?
Distinti saluti.
Simone Esposito